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4 gennaio 2024
ore 23:44
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Il vortice di bassa pressione che raggiungerà l'Italia nella giornata dell'Epifania porterà diffuso maltempo di stampo invernale sulle regioni settentrionali con il ritorno della neve, anche abbondante sulle Alpi. Le quote dipenderanno in larga misura dalle condizioni microclimatiche locali, e saranno molto variabili dai livelli medio bassi del Piemonte dove la dama bianca potrà scendere anche sotto ai 400m fino ai livelli più alti delle Prealpi Lombardo Venete. Per il momento le temperature non consentiranno nevicate a quote interessanti sull'Appennino centrale, meno che meno su quello meridionale che sarà interessato da correnti sciroccali. Solo in seguito con l'irruzione fredda che seguirà l'Epifania la neve toccherà anche l'Appennino. Ma intanto vediamo un dettaglio per le due giornate, quella del 5 e quella del 6 gennaio:

Nella giornata di venerdì 5 gennaio sono attese nevicate lungo tutto l'arco alpino da ovest a est ma con accumuli più abbondanti sui settori centro occidentali con punte massime di 20/30cm tra Piemonte e Lombardia. La neve potrà cadere fino a quote medio basse nella seconda parte della giornata, anche sotto ai 400/500m nel Cuneese. Sarà in calo fino a 800/1000m sui settori Valdostani e lombardi, più bassa sull'Alto Adige. Intorno 700/900m sulle Dolomiti Bellunesi.

Nella giornata dell'Epifania il maltempo lascerà il Nordovest, quindi le precipitazioni nevose, salvo episodi, saranno per lo più tra la Lombardia e il Triveneto. La quota neve si attesterà intorno ai 900/1100m sulle Alpi lombarde, leggermente superiori sulle Prealpi. Sarà intorno ai 600/700m sul Trentino Alto Adige e intorno 800/1000m tra Dolomiti Venete e Friuli. Gli accumuli più abbondanti sono attesi sul Nordest con punte anche superiori ai 40/50cm in quota.


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