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1 ottobre 2023
ore 7:00
di Edoardo Ferrara
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Meteo: le anomalie termiche previste a circa 1500m di quota il giorno 3 ottobre
Meteo: le anomalie termiche previste a circa 1500m di quota il giorno 3 ottobre

ENNESIMA ONDATA DI CALDO ANOMALO IN ARRIVO SU GRAN PARTE D'EUROPA - La storia si ripete: ancora una volta assistiamo all'espansione di un promontorio anticiclonico subtropicale di notevole potenza che da Marocco/Algeria punta l'Europa occidentale. La bolla calda africana raggiungerà la massima espansione tra domenica e lunedì, con il baricentro in quota tra Spagna e Francia mentre il massimo pressorio al suolo verrà raggiunto tra area alpina ed Europa centrale, alimentato dal flusso di aria calda e stabile. A questo punto, come sovente accade in queste circostanze, l'anticiclone verrà in parte 'piallato' dalle correnti perturbate atlantiche (costrette a scorrere a latitudini ben settentrionali), con la conseguenza diretta di estendere il flusso caldo dapprima fin verso il Mar del Nord, successivamente su Stati orientali e persino sul Baltico. 

Ancora una volta dunque assisteremo all'afflusso di aria eccezionalmente calda e umida per il periodo, di diretta estrazione subtropicale, come detto dapprima su Portogallo, Spagna e Francia, con marginale interessamento anche dell'Inghilterra. Successivamente verranno investite Olanda, Belgio, Germania, Danimarca, area alpina, infine anche Polonia, area Baltica e in generale Europa orientale fino a raggiungere persino l'area di Mosca (pur attenuata), a metà della prossima settimana. Abbiamo parlato di eccezionalità in quanto le proiezioni modellistiche classificano questa onda di calore come evento estremo (chiaramente relazionato al periodo, ricordiamo che siamo ormai a ottobre), in particolare su Europa occidentale e area alpina: le temperature in atmosfera libera a circa 1500m potranno risultare sopra la media anche di 8-10°C (rispetto alla media trentennale 1981-2010). Eccezionale anche la previsione della quota dello zero termico, che sempre tra Algeria, Marocco, Iberia e Francia potrebbe persino sfiorare i 5000m (se non lievemente superarli sui Pirenei!), un valore già di per sé notevole in piena estate. Se la passeranno male anche le Alpi con zeri termici oltre i 4200-4400m. 

super anticiclone in arrivo
super anticiclone in arrivo

PREVISTE TEMPERATURE RECORD PER OTTOBRE, PICCHI DI OLTRE 34-35°C - Nei prossimi giorni sono previste temperature massime davvero notevoli, fino a punte di 34°C sulla Francia sud-occidentale, picchi di 35-36°C su Spagna e Portogallo se non addirittura superiori sull'Andalusia; in Marocco si potrebbero nuovamente raggiungere i 40°C. Si tratterebbe di valori record per ottobre e che farebbero seguito ai record già battuti a settembre e prima ancora ad agosto e luglio: un susseguirsi incredibilmente rapido e ravvicinato di record battuti mese su mese e non di qualche decimo di grado, ma talvolta anche di 2-3°C. Qualche grado in meno sull'Europa centrale, ma i valori previsti sono comunque ragguardevoli per il periodo: città come Parigi, Monaco di Baviera, Ginevra, Vienna, Praga e Cracovia potrebbero sfiorare i 27-28°C tra il 2 e il 4 ottobre

CALDO ANOMALO ANCHE IN ITALIA - Chiaramente anche la nostra Penisola sarà investita dal flusso caldo subtropicale, soprattutto il Centronord dove ci attendiamo le anomalie maggiori. Previste per almeno altri 4-5 giorni temperature massime da piena estate con punte di oltre 28-30°C. Valori ancora più anomali previsti in quota sulle Alpi dove si raggiungeranno temperature che sarebbero di per sè già fuori misura anche in estate, figurarsi ad ottobre: previsti fino a 12-13°C a 2800m, 9-11°C a 3000m. Come già accennato lo zero termico sarà a quote inevitabilmente molto alte, in genere intorno ai 4300-4500m ma fino a sfiorare i 4600-4800m sulle Alpi occidentali (ribadiamo, sarebbero valori di per sè già anomali in piena estate, sono previsti ad inizio ottobre e di fatto potenzialmente da record per questo mese).

Zeri termici eccezionali per il periodo previsti nei primi giorni di ottobre anche sulle Alpi
Zeri termici eccezionali per il periodo previsti nei primi giorni di ottobre anche sulle Alpi

SOPRENDENTE ESCALATION DI RECORD E FREQUENZA DELLE ONDE CALDE - E' ormai evidente come l'Europa soprattutto occidentale sia sempre più esposta a flussi di aria non solo molto calda ma anche umida di diretta estrazione subtropicale o provenienti dall'Atlantico tropicale. Masse d'aria che costituiscono un surplus notevole di energia per vortici e perturbazioni, setup potenziale per eventi estremi come ad esempio le grandinate devastanti che hanno interessato il Nord Italia la scorsa estate (step by step Pianura Padana ma anche altre zone d'Italia stanno sperimentando con maggiore frequenza fasi di caldo molto afoso). La strada tracciata dal flusso caldo è sempre quella: Spagna, Francia, Mediterraneo occidentale, con pulsazioni successive ora su Mediterraneo centrale/Sud Italia, ora su Europa centrale e Centronord Italia. 

Configurazioni bariche di questo tipo ci sono sempre state anche in passato, così come le ondate di calore intense (volendo scomodare il passato lontano l'estate del 1943, ma anche le più 'recenti' fiammate africane del 1983). Quello che sta cambiando è la frequenza ma anche durata e intensità, decisamente aumentate dagli anni 2000 e in particolar modo nell'ultimo decennio. A parità di configurazione barica il cuore degli anticicloni subtropicali risulta mediamente più caldo anche alle alte quote troposferiche, coerentemente con il sollecitamento di fondo del riscaldamento globale (al netto della variabilità meteorologica che caratterizza ogni evento). Questo non significa che non vi siano periodi freddi e termicamente sotto media: ad esempio nei prossimi giorni le temperature potranno risultare sotto le medie tra Irlanda e Scozia, nonché tra Libia, Egitto, Medio Oriente e in parte anche Grecia. Tuttavia nel quadro generale globale le fasi termicamente sotto media risultano meno intense, durature ed estese rispetto alla controparte calda. Un esempio più concreto: periodicamente fronti freddi anche incisivi riescono a raggiungere Spagna, Francia, Alpi e Italia, come quello dello scorso 21-22 settembre in cui faceva anche piuttosto freddo al Nord e sul medio versante Adriatico. Tuttavia a fronte di un paio di giorni sottomedia si assiste ad un passaggio rapido a fasi successive calde oltre la norma e spesso molto più durature. 


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