12 febbraio 2022
ore 13:10
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Siccità al Nord, ma primi segnali anche al Centro-Sud
Siccità al Nord, ma primi segnali anche al Centro-Sud

L'anticiclone che sta dettando legge in questa anomala stagione invernale ha portato le nostre regioni settentrionali in condizioni di grave siccità. Sono mancate sia le piogge che le nevicate in montagna, salvo brevi comparse, e a risentirne sono prima di tutto i bacini idrici, in sensibile deficit, tanto che si stanno battendo tutti i record negativi. Anche le temperature hanno giocato un ruolo importante fino ad oggi, essendo state molto spesso superiori alla norma. Tanto per fare un esempio il Lago Maggiore ha un'altezza inferiore di circa 76 centimetri alla media del periodo. 'E' un quadro allarmante, a fronte del quale il futuro è affidato alla magnanimità del fato meteorologico. E' fondamentale che il recente inserimento della tutela ambientale fra gli obbiettivi della Costituzione, non sia solo una mera, per quanto importante, affermazione di principio, ma sia l'avvio di un nuovo, quanto urgente paradigma operativo per il Paese' - spiega Francesco Vincenzi, Presidente dell'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

In Valle d'Aosta la Dora Baltea vede ridotta la sua portata da 29,7 a 19,5 metri cubi al secondo e la neve scarseggia su quasi tutte le vette, ad eccezione di quelle di confine con la Svizzera, che hanno recentemente beneficiato del passaggio di fronti provenuti dal Nord Europa, avari però di precipitazioni sul resto della regione. In Piemonte le precipitazioni sono state ancora più scarse dall'inizio dell'anno e la portata del Po è dimezzata rispetto all'anno precedente. In secca anche gli altri corsi d'acqua piemontesi, primo fra tutti il Tanaro.


In Emilia si segnala il record negativo di Piacenza, che tocca il punto più basso degli ultimi 15 anni, scendendo addirittura sotto al livello dell'eccezionalmente negativa annata idrologica 2015-2016. In Lombardia l'Adda fa registrare la portata più bassa dal 2017, in Veneto l'Adige fa registrare il livello più basso dal 2014. Nel Friuli VG il Natisone ha una portata di soli 0,7 metri cubi al secondo. In Liguria nell'Imperiese il Roia e l'Impero sono quasi in secca.

Ma la siccità ora sta cominciando ad estendersi a parte delle regioni del centro-Sud Italia: in Toscana l'Arno ha una portata di soli 13,80 contro una media di febbraio di 110,82. Nelle Marche il fiume Esino ha un'altezza idrometrica di 29cm a fronte dei 107cm del febbraio 2021. In Umbria l'altezza del Lago Trasimeno è la più bassa degli ultimi 12 anni e nel Lazio il Tevere nella stazione di rilevamento di Monte Molino ha un'altezza idrometrica di 58cm contro la media di 128cm. I primi segnali di siccità si stanno registrando anche in Campania, Puglia e Basilicata, mentre rimangono in media solo i bacini idrici delle regioni Sardegna, Abruzzo e Calabria.


La perturbazione che tra lunedì e mercoledì impegnerà gran parte d'Italia da nord a sud darà sicuramente una boccata d'ossigeno a laghi e fiumi e sarà foriera anche di nevicate sulle Alpi, fino a quote basse, nonché sulle vette appenniniche. Ma non sarà sufficiente a colmare il deficit pluviometrico in corso, anche in vista del probabile rinforzo dell'anticiclone già dalla metà della prossima settimana.


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