22 dicembre 2020
ore 7:59
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Il lungo episodio invernale che ha portato accumuli ingenti di neve sulle Alpi ed anche in pianura al Nord nella prima parte di dicembre è stato sostituto nella terza settimana da una rimonta anticiclonica che ci ha riportati climaticamente un po' indietro con temperature più tipiche della fine di novembre e passaggi instabili poco significativi. Ma questa stasi non deve far temere un epilogo della stagione invernale come accaduto in qualche inverno del recente passato, ci sono infatti grandi manovre in atto alle alte latitudini che promettono scenari profondamente diversi già a partire da Natale.

Si tratterà di un cambiamento  della circolazione su scala planetaria (nel nostro emisfero). Le tese correnti occidentali che normalmente trascinano gli anticicloni verso il comparto europeo tenderanno ad ondularsi per produrre cavi d'onda più approfonditi verso le nostre latitudini. Lo start di questa nuova fase potrebbe coincidere più o meno proprio con il Natale quando l'anticiclone atlantico andrebbe ad occupare una posizione più meridiana consentendo l'arrivo sull'Italia di un primo impulso di aria fredda di matrice polare marittima. Secondo i modelli a questa prima irruzione farebbe seguito un nuovo affondo freddo caratterizzato dalla formazione di un profondo vortice ciclonico sul Mare del Nord che coinvolgerebbe gran parte dell'Europa e probabilmente anche dell'Italia in condizioni pienamente invernali con il ritorno quindi della pioggia e soprattutto della neve in abbondanza e fino a quote basse. A rincarare la dose c'è in vista anche uno strawarming negli ultimi giorni del mese che potrebbe avere ripercussioni importanti a gennaio su tutto il nostro settore. La situazione si fa davvero interessante....


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