Meteo: segnali di cambiamento dal 23, freddo e neve potrebbero tornare sull'Italia - Tendenza
Una saccatura artica in affondo sul Mediterraneo potrebbe spezzare l'egemonia anticiclonica. Il condizionale però resta d'obbligo.
TENDENZA METEO, SEGNALI DI CAMBIAMENTO DAL 23 FEBBRAIO - Anche le ultime elaborazioni modellistiche delineano un possibile importante cambiamento delle condizioni meteo-climatiche su buona parte d'Europa e Mediterraneo sul finire del mese. In particolare dal 23 febbraio e nei giorni successivi l'anticiclone subtropicale, attualmente assai invadente con asse orizzontale dall'Atlantico fin sull'Europa centrale, dovrebbe arretrare posizionando i propri massimi in pieno oceano. Dinamica che favorirebbe la discesa di una saccatura artica dal Nord Europa fin sul cuore del Mediterraneo, aprendo ad una fase più instabile e fredda che potrebbe venire ulteriormente esarcebata in marzo con la complicità dello stratwarming.
POSSIBILE RITORNO DI FREDDO E NEVE A BASSA QUOTA ANCHE SULL'ITALIA - Il condizionale resta d'obbligo, data la distanza temporale, ma se questa dinamica fosse confermata potremmo assistere ad una fase più consona all'inverno da metà della prossima settimana anche sull'Italia. Tempo dunque più instabile con rovesci e temporali e soprattutto un generale calo termico, con freddo, temperature sotto media e neve anche a quote basse. Ad oggi non possiamo addentrarci in dettagli in quanto distribuzione delle precipitazioni, ma anche entità del calo termico, dipenderanno strettamente dalla traiettoria di affondo della saccatura artica. Una fase piovosa/nevosa è altamente auspicabile al Nord e in particolare al Nordovest, che soffre ancora una grave condizione siccitosa. Tuttavia come sovente accade con saccature artiche in discesa dall'Europa centrale, il Nordovest italiano potrebbe subire almeno in parte l'ombra pluviometrica indotta dalle Alpi con ancora una volta maggiori precipitazioni al Centrosud. Seguiranno dunque importanti aggiornamenti nei prossimi giorni: per ora diciamo che di carne al fuoco c'è, ma resta ancora tutto da capire dove e quando si concretizzerà questo cambiamento.