Meteo: Riscaldamento stratosferico a ridosso della Primavera, evoluzione
Facciamo il punto della situazione del vortice polare.
1 minuto, 45 secondi
Il vortice polare subisce dunque un atteso ricompattamento a causa dell'influenza della stratosfera sulle correnti occidentali; esse tendono dunque ad accelerare portando un aumento della pressione sull'Europa centro meridionale.
C'è da segnalare durante la prossima settimana un aumento della pressione tra Atlantico e Scandinavia seppur in un contesto da vortice polare compatto. Questo potrebbe avere delle ripercussioni sull'Europa in avvio della primavera astronomica con una discesa fredda verso gli Stati centro orientali come spiega il meteorologo Andrea Vuolo
In concomitanza di questa dinamica, ancora tutta da definire e non proprio scontata, è previsto un riscaldamento stratosferico. Il lavoro a carico di un'onda non riuscirà a dividerlo ma provocherà un dislocamento del vortice polare verso il Nord America che si presenta ancora forte.
Verso un Final Warming? Un'importante implicazione di un vortice polare forte e che si 'muove' verso la primavera è la distruzione dell'ozono stratosferico. In questa stagione infatti il contenuto di ozono artico è molto basso e richiama quanto avvenuto nel 2011. Questo potrebbe essere un impedimento per un normale processo di avviamento del riscaldamento finale (Final warming) per effetti radiativi, riscaldamento che coincide con la distruzione del vortice polare stratosferico.
Tuttavia il Final Warming può essere aiutato da procedimenti delle onde troposferiche. Se il riscaldamento stratosferico di cui sopra sarà tale da provocare una rottura del vortice polare con la formazione di un'anticiclone polare per fine marzo allora potremmo catalogare questo evento come un Final warming precoce (prima del 15 aprile). Esso potrebbe portare delle ripercussioni sulla circolazione delle medie latitudini. Il modello GEFS andrebbe in questa direzione; gli altri modelli invece sposterebbero questo effetto nel corso del mese di Aprile. C'è da dire che i Final Warming precoci tendono ad essere meno predicibili perchè sono spesso guidati dalle onde planetarie più che da processi radiativi. In previsione ci sono dei segnali di indebolimento del vortice polare in alta stratosfera su un stato di base forte che persiste da mesi