29 marzo 2021
ore 13:58
di Carlo Migliore
tempo di lettura
1 minuto, 5 secondi
 Per tutti

LA NEVE DI PLASTICA: la scoperta shock fatta recentemente da un team di scienziati della Tomsk State University (TSU) analizzando dei carotaggi prelevati in una vasta area della regione della Siberia dalle montagne dell'Altai all'Artico. Nei campioni sono state rilevate quantità abbondanti di microplastica finite dall'atmosfera nella precipitazione nevosa. 

Ma cosa si intende per microplastica? Sono frammenti  della più comune plastica provenienti da indumenti, smalti, vernici e contenitori ridotti in piccolissime dimensioni, generalmente inferiori a 1mm e fino a 1 micron dagli agenti atmosferici. Non sono biodegradabili e possono raggiungere grazie ai venti e le correnti marine qualsiasi angolo del pianeta. Ne sono state trovate persino sui fondali oceanici delle grandi fosse come quella delle Marianne. 

Le microplastiche a causa delle loro dimensioni possono finire ovunque, nei terreni, nelle falde acquifere, nei fiumi, nei mari e quindi negli organismi marini dal plancton fino ai pesci e i mammiferi, in ultimo persino nell'essere umano,  costituiscono perciò una grave fonte di inquinamento ambientale che va assolutamente controllata. Gli scienziati della TSU hanno purtroppo già rilevato quantità eccessive di questo inquinante nel sistema digestivo dei pesci della Siberia e stanno cercando di capire che impatto potrà esserci in futuro sulle persone.


Seguici su Google News


Articoli correlati