Sostenibilità - Biogas come alternativa al Metano russo, sta per essere ultimato il biodigestore più grande d'Italia. Ecco di cosa si tratta
Un'accelerazione artificiale dei processi naturali ci consentirà di produrre Biogas.
L'urgenza di trovare rapide alternative alla crisi energetica internazionale non può prescindere dal mantenere un livello di sostenibilità accettabile per il prossimo futuro. Entrambi gli obiettivi possono convergere in un un'unica soluzione, la produzione di biogas che vada a rimpiazzare gradualmente e parzialmente le forniture di gas naturale attualmente provenienti dagli altri paesi, in primis dalla Russia. Il biogas o biometano è la versione accelerata di quanto accade normalmente in natura quando la materia organica viene trasformata in metano fossile.
In un impianto per la produzione di biometano, comunemente chiamato "Biodigestore", viene replicata la digestione anaerobica (in assenza di ossigeno) dei rifiuti per la quale la sostanza organica viene trasformata in Biogas. La percentuale di metano varia a seconda del tipo di sostanza organica digerita e delle condizioni di processo da un minimo del 50% fino all'80% circa. Affinché il processo abbia luogo è necessaria l'azione di diversi gruppi di microrganismi in grado di trasformare la sostanza organica in composti intermedi, principalmente acido acetico, anidride carbonica ed idrogeno, utilizzabili dai microrganismi metanigeni che concludono il processo producendo il metano.
Nel 2021 è iniziata la costruzione del biodigestore più grande d'Italia. Si trova in Toscana sulle colline del Chianti, più precisamente nel comune di Montespertoli (Firenze). Per la sua costruzione realizzata da Albe srl costituita da Alia al 50 per cento e Belvedere Spa al 50 per cento sono stati impiegati circa 56 milioni di euro. A regime nel 2024 assieme ad un biodigestore più piccolo situato a Peccioli (Pisa) sarà in grado di produrre circa 20 milioni di metri cubi all'anno di biometano utilizzando 145 milioni di tonnellate di frazione organica. L'intero impianto sarà energeticamente autosufficiente grazie ad un gigantesco impianto fotovoltaico che produrrà 4.200.000 KWH