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30 novembre 2023
ore 18:05
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Martedì 28 novembre è stata una data importante. Per la prima volta da quando si utilizzano i carburanti green è stato compiuto un volo transoceanico completamente alimentato da Saf (Sustainable Aviation Fuel). Un Boeing 787 ha effettuato la trasvolata partendo dall'aeroporto di Londra Heathrow all1 11_50 e atterrando poi all'aeroporto JFK di New York.  I SAF, carburanti ricavati da scarti d'olio e grasso vegetale, da colture non alimentari  o da scarti e rifiuti verdi, sono da sempre considerati una soluzione alternativa, meno inquinante in termini di emissioni di carbonio, rispetto ai carburanti tradizionali. Tra gli indiscutibili pregi, quello di non richiedere modifiche meccaniche per il loro impiego al posto del carburante di origine fossile. Va infatti considerato che a livello di emissioni di CO2 in atmosfera, il traffico aereo contribuisce per la non trascurabile parte del 3%. Eliminare completamente quel 3% sarebbe già un bel passo avanti verso la transizione green. 

L'iniziativa non viene però condivisa dalla maggior parte delle associazioni ambientaliste. Tra queste Stay Grounded, letteralmente, "Restate con i piedi per terra", ha definito l'operazione come una "trasformazione verde di facciata", quello che in gergo viene ormai definito greenwashing. In un comunicato di qualche ora fa si legge come non sia un caso che questo volo decolli due giorni prima dell'inizio di COP28 a Dubai. "Mentre l'attenzione si focalizza su un unico volo, ce ne sono altri 100mila al giorno che usano combustibile fossile. I sostituti non sono altro che una goccia d'acqua nell'oceano".


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