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19 ottobre 2023
ore 16:59
di Emanuele Bompan
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6 minuti, 38 secondi
 Per tutti

Il Tea Party, l'Università di Harward, i luoghi della rivoluzione americana, le gallerie internazionali e musei d'arte, il Freedom Trail, i ristoranti italiani del North End e il MIT. Sono tanti i classici di Boston che la rendono un'interessante meta turistica, must di ogni viaggio sulla East Coast americana. Meno nota è la sua anima green e sostenibile, fatta di parchi urbani, tour in bicicletta, tutela della biodiversità, orti cittadini ed innovazione urbana green. Secondo un'analisi della compagnia assicurativa Battleface,  Boston è tra le prime cinque città americane in termini di sostenibilità, dove eccelle soprattutto per i trasporti pubblici, il numero di veicoli elettrici per abitante, gli spazi verdi, le emissioni (basse) di CO2 e le opzioni vegane/vegetariane dei suoi ristoranti.

Già dall'arrivo si capisce subito che la capitale del Massachussetts ci tiene a limitare il suo impatto. Rispetto ad altre città americane dove regna Uber e il traffico 24/7, fin dall'aeroporto Logan International le opzioni di mezzi pubblici sono abbondanti. Dagli arrivi si può prendere la comoda Silver Line che porta nel nuovo quartiere Seaport District e in Downtown, collegando la metro, la South Station e le numerose stazioni di Citi-bike il bikesharing urbano.

Una città da esplorare a piedi...

Al pari di New York e San Francisco, Boston è una città dove si può fare quasi tutto a piedi o su due ruote. Basta avere buone scarpe e un po' di gambe. Se il jetlag non vi lascia dormire, indossate un paio di scarpe comode e mettetevi a percorrere all'alba una parte del bellissimo Boston Harborwalk:  ben 69 chilometri di camminata lungo la costa di Boston, dal fiume Neponset nella parte inferiore di Dorchester fino a Constitution Beach a East Boston passando per Charlestown, North End, Downtown, Seaport, South Boston e Dorchester. Il tratto più nuovo e interessante da esplorare a piedi è da Seaport fino al North End, dove scattare impareggiabili foto al waterfront urbano e alle architetture postmoderne, e gustare innovativi ristoranti come Woods Hill Pier 4 che offre interessanti brunch a base di uova biologiche e lievitati fatti in casa (per i pescatariani il pesce viene direttamente dal porto) da gustare con vista su Downtown, oppure il modern-mexican Para Maria (tacos imperdibili), dove tutto il cibo è rigorosamente selezionato per i suoi produttori e la sua qualità. Occhiali da sole inforcati, un buon libro e magari un tappetino da yoga: qua gli spazi pubblici sono usatissimi per ogni genere di attività, anche in autunno!

...e anche in bici

Presso UrbanAdventours  potete noleggiare per qualche giorno (o qualche ora) una city bike o una mountain bike per esplorare Boston e Cambridge su due ruote. 'Seguite le piste ciclabili urbane, spingendovi anche sui ponti nei nuovi quartieri', consiglia l'addetto alla biciofficina.

Un'altra opzione è prendere i ferries che solcano la baia di Boston e raggiungere le isole che circondano Boston per esplorarle su due ruote. Salpate per Deer Island, portando la bicicletta sul traghetto, per girare nei sentieri che attraversano l'isola, magari portandosi il necessario per un pic-nic (fate la spesa all'ottimo Farmer's Market) e un teleobiettivo per osservare i numerosi uccelli che popolano la costa. Decisamente più lungo invece il percorso lungo il fiume Charles, che parte dal Harborwalk e prosegue per una ventina di chilometri lungo parchi fluviali, aree residenziali, i noti centri canottaggio di Cambridge dove si allenano gli studenti di Harvard e MIT, aree sportive e luoghi di ricreazione di ogni tipo (ma niente bar). Fermatevi a chiacchierare con studenti e studentesse, musicanti di ogni età, ricchi bostoniani, pescatori e oratori apocalittici, che insieme a frotte di runner iper-motivati affollano il lungo fiume nelle giornate inondate sole.

Edilizia sostenibile...

Boston come Chicago è sempre stata una delle città di sperimentazione della grande architettura. Edifici come l'Institute of Contemporary Art (ICA) di Diller Scofidio+Renfro o l'edificio della Federal Reserve di Hugh Stubbins sono must da vedere. Per le opere green l'epicentro è il Seaport District, il vecchio porto della città, luogo storico e di rilevanza economica, che a partire da inizio secolo è stato completamente trasformato, interrando l'autostrada e creando una serie di spazi pubblici ed edifici privati. Qua, oltre l'ICA, potete vedere alcuni dei migliori edifici certificati Leed, ovvero l'eccellenza in architettura sostenibile come 101 Seaport Boulevard o lo splendido Boston Convention and Exhibition Center disegnato da Rafael Viñoly Architects e numerose altre meraviglie architettoniche.

...e hotel a basso impatto

Se volete pernottare in un hotel degno di un viaggio a basso impatto la scelta imprescindibile ricade su Seaport Hotel. Collocato nel cuore del Seaport Distric (raggiungibile in 10 min dall'aeroporto e dal centro), è un gioiello di efficienza e sostenibilità. 'L'edificio ha un sistema di controllo dei consumi nelle stanze informatizzato Telkonet, finestre ultra efficienti per massimizzare la luce e il calore solare, ascensori che fanno risparmiare fino al 35% di energia rispetto a sistemi tradizionali, una politica di gestione dell'acqua molto innovativa e di riduzione di tutte le cortesie con sistemi a riempimento', spiega Lauri Howe, addetta alla comunicazione dell'Hotel. 'Abbiamo anche un piccolo orto sulla terrazza dove produciamo il nostro miele', aggiunge allungandomi un pacchetto con alcuni vasetti omaggio. Seaport Hotel offre anche ricarica gratuita per le auto elettriche e biciclette a noleggio gratuito, oltre che un deposito per la propria due ruote.

Natura a Boston e dintorni

Se andate a Boston non potete non fare un tour di whale watching, rigorosamente attraverso l'Acquario di Boston, per conoscere le balene atlantiche che abitano il golfo del Maine, che si stende tra la capitale del Massachusetts e Cape Cod. Chiedete bene quando è possibile farlo perché fino a metà maggio la crociera rimane vicino alla riva nel tentativo di evitare effettivamente le balene mentre si fanno strada attraverso le acque al largo del Massachusetts (anche se l'ecoavventura è molto formativa e permette di vedere le bellissime coste della penisola). Le balene franche (o eubalene, un genere di cetacei) che popolano principalmente l'area infatti sono in pericolo, sia per le temperature sempre più calde del golfo (per i climatologi una delle aree marine dove le acque si stanno riscaldando più rapidamente) sia per gli impatti della pregiata pesca dell'aragosta, per cui la stessa Boston è nota.

Oggi esistono meno di 350 balene franche e gli scienziati ritengono che circa un quarto di loro si radunino al largo delle coste del Massachusetts. A maggio è stato avvistato un branco di quasi 80 esemplari passare per la baia di Cape Cod, chiusa per per accogliere le balene franche e i loro piccoli. Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration, le balene franche sono "particolarmente vulnerabili" all'essere colpite dalle navi, "perché il loro habitat e le rotte migratorie sono vicini ai porti principali e spesso si sovrappongono alle rotte marittime".

A bordo dell'Aurora, la nave di whale watching dell'Acquario, c'è molta gente. La giornata è soleggiata e la nave procede ormai da 2 ore e mezza. Tanti hanno quasi rinunciato a vederle. Poi una coppia fa capolino per sfiatare e rimane per un po' nell'area. Ed è subito magia. Non vale nemmeno prendere la macchina fotografica in mano: la bellezza e dimensione di questi animali, che sfiatando acqua generano piccoli arcobaleni in controluce, è tale da ammutolire tutti e fissarsi impressa nella memoria. Boston, in fondo è anche il suo mare che dalla sua fondazione ne definisce la storia...e il suo futuro. Imperdibile.


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