4 novembre 2023
ore 12:00
di Giorgio Kaldor
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 Per tutti

Il 5 novembre di ogni anno ricorre il World Tsunami Awareness Day, la Giornata Mondiale della Consapevolezza sugli Tsunami. L'iniziativa, istituita nel 2015, è promossa dallo United Nations Office for Disaster Risk Reduction (UNDRR) per sensibilizzare le comunità su questo rischio e condividere approcci e strumenti innovativi per la sua mitigazione.L'obiettivo del World Tsunami Awareness Day, quest'anno, è "Combattere le disuguaglianze per un futuro resiliente ai disastri". Tema di fondamentale importanza, visto che povertà, disuguaglianze e vulnerabilità sono variabili che in caso di tsunami accrescono il gap di risposta allo stato di emergenza, specialmente per la popolazione maggiormente vulnerabile come le donne e le persone con disabilità.

"I poveri e le persone che vivono in condizioni di disuguaglianza sono spesso i più colpiti dagli tsunami, con conseguenze che permangono a lungo dopo che le acque si sono ritirate. E non sono solo i poveri a soffrire di più. Gli tsunami esasperano anche le disuguaglianze create dalle barriere sociali, soprattutto per le donne e le persone con disabilità", ha detto in un video messaggio Mami Mizutori, capo dell'UNDRR.

"Ad esempio, in quattro villaggi dell'Indonesia è stato rilevato che lo tsunami del 2004 ha ucciso quattro volte più donne che uomini. E in Giappone, dopo il terremoto e lo tsunami del 2011, le autorità hanno riferito che le persone con disabilità hanno rappresentato quasi il 25% dei morti."Sono infatti passati quasi 20 anni dallo tsunami avvenuto nell'Oceano Indiano, che colpì tragicamente il Sud-Est asiatico alla fine di dicembre del 2004. I dati restano sconfortanti e istruttivi: l'altezza delle onde in tutta la regione ha superato i 30 metri, infliggendo distruzioni costiere diffuse in Bangladesh, India, Indonesia, Malesia, Myanmar, Sri Lanka e Thailandia, oltre che in altri 12 Paesi. Il totale delle vittime ha superato le 230.000 persone, molte delle quali si sono trovate tragicamente sulla traiettoria diretta delle acque dell'oceano.

A distanza di 20 anni, come riporta UNESCO, le comunità costiere e insulari dell'Asia possono guardare al passato ed essere orgogliose di aver ricostruito il loro stile di vita e le loro economie regionali, ma molto deve ancora essere fatto per ottenere servizi di allerta precoce e una maggiore preparazione. La Commissione oceanografica intergovernativa (CIO) dell'UNESCO lavora infatti per coordinare i servizi nazionali e regionali di allerta precoce per gli tsunami, sensibilizzando il mondo su azioni, politiche e pratiche efficaci per ridurre l'esposizione al rischio di catastrofi. Come ricorda UNDRRnella pubblicazione che accompagna la Giornata Mondiale, dobbiamo accelerare l'attuazione dell'iniziativa Early Warnings for All per garantire che tutti gli abitanti della Terra siano coperti da allarmi precoci nei prossimi quattro anni, dando priorità all'ultimo miglio delle comunicazioni per trasmettere i messaggi di allarme alle popolazioni a rischio. Gli tsunami minacciano infatti in maniera immediata la vita umana, ma compromettono anche i mezzi di sussistenza, l'industria, l'agricoltura, l'uguaglianza di genere e i servizi critici come l'istruzione e l'assistenza sanitaria. Questi rischi a cascata possono ripercuotersi su settori, aree geografiche e società. L'accesso a informazioni di alta qualità e prontamente disponibili è fondamentale per sostenere i meccanismi nazionali e la preparazione locale e per aumentare la consapevolezza dei sistemi di allerta precoce. Un sistema di allerta precoce può essere efficace solo se la popolazione è ben consapevole del rischio tsunami e sa cosa fare in caso di emergenza. Ciò significa garantire che le popolazioni a rischio abbiano uguale accesso alle informazioni e alle vie di evacuazione.

"L'obiettivo della lotta alle disuguaglianze nei disastri non è quello di vedere tutti colpiti allo stesso modo, ma di garantire che nessuno sia colpito affatto", ha concluso Mizutori. "A tal fine è necessario affrontare le cause profonde della vulnerabilità. Per questo motivo, quest'anno dedichiamo la Giornata mondiale di sensibilizzazione sugli tsunami al tema "combattere le disuguaglianze per un futuro resiliente". E non possiamo raggiungere questo futuro se non adottiamo un approccio alla riduzione del rischio di catastrofi che coinvolga l'intera società e che non lasci indietro nessuno."


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