10 settembre 2022
ore 12:20
di Giacomo Foresta
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 Per tutti

Qualcuno l'ha già ribattezzata "estinzione liquida" ed è il drammatico effetto dello scioglimento dei ghiacciai della Terra, sempre più di bianco svestiti. In quest'estate torrida fondono da 3 a 10 volte più velocemente della norma: secondo le previsioni degli scienziati, entro fine secolo spariranno dalle Alpi. D'altronde le temperature crescono a velocità doppia rispetto alla media del pianeta: quest'estate per diverse settimane lo zero termico sull'arco alpino si è innalzato oltre 5100 metri: 300 metri oltre la cima del Monte Bianco, che è la vetta più alta.

Non stupisce quindi che il ghiacciaio di Indren, sul Monte Rosa, sia arretrato negli ultimi due anni di ben 64 metri, di cui 40 solo negli ultimi 12 mesi. È il risultato del monitoraggio della seconda tappa della Carovana dei Ghiacciai, la campagna promossa da Legambiente con la collaborazione scientifica del Comitato glaciologico italiano per verificare lo stato di salute dei ghiacciai alpini, minacciati sempre più dai cambiamenti climatici.

«Nell'area del ghiacciaio di Indren, dove fino a venticinque anni fa si sciava d'estate, ora c'è un deserto di roccia - ha commentato Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di legambiente e coordinatrice della campagna -. Gli effetti generati dalla crisi climatica impongono una sollecita riflessione sul futuro della montagna, che da luogo di consumo deve trasformarsi in sede di elaborazioni innovative e sostenibili».

Non rassicuranti - ha aggiunto Legambiente - anche i rilevamenti frontali sul ghiacciaio di Bors, sul versante meridionale del Monte Rosa in territorio piemontese: qui negli ultimi due anni si è registrato un ritiro di 18 metri, di cui 7 tra il 2020 e 2021 e 11 metri nell'ultimo anno.

Dopo Valle d'Aosta e Piemonte, il viaggio della Carovana dei Ghiacciai è poi proseguito nei giorni scorsi in Lombardia, puntando i riflettori sul Ghiacciaio dei Forni, il secondo più grande in Italia dopo l'Adamello e il più esteso del Parco Nazionale dello Stelvio. Il monitoraggio ha evidenziato un arretramento del fronte del ghiacciaio di più di 40 metri lineari nell'ultimo anno, per un totale di circa 400 metri negli ultimi dieci anni.

«Quello che abbiamo osservato sul ghiacciaio dei Forni è l'immagine di un gigante di ghiaccio che sta ansimando, soffocato dai cambiamenti climatici - ha aggiunto Vanda Bonardo -. Annerito, collassato e pieno di crepacci: una grande sofferenza per questo essere che pare vivente».

Prossime tappe della Carovana dei Ghiacciai: la Marmolada tra Veneto e Trentino (27-31 agosto) e il Montasio in Friuli-Venezia Giulia (1-3 settembre).


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