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16 maggio 2022
ore 14:01
di Chiara Todesco
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 Per tutti

Una location storica che ospita diverse mostre ed esposizioni: è il Forte di Bard in Valle d'Aosta, che da tempo persegue il suo impegno nella promozione di progetti scientifici e di ricerca legati alla montagna e al cambiamento climatico. La mostra "Umberto Mònterin, di ghiaccio di sabbia" tuttora in corso (sarà visitabile fino al 4 dicembre nella sezione del Museo delle Alpi) è proprio dedicata a questi temi. Mònterin, noto anche come lo scienziato alpinista, è stato uno dei pionieri della climatologia in Italia e ha dedicato tutta la sua vita allo studio della montagna, concentrandosi in modo particolare sui fenomeni meteorologici che caratterizzano l'alta quota e i ghiacciai. Esposti ci sono fotografie dei primi del Novecento e documenti di grande importanza: dai pluvionivometri totalizzatori alle immagini degli Osservatori meteorologici al Col d'Olen e alla Capanna Margherita, fino alle fotografie relative alla spedizione che effettuò nel Sahara libico nel 1934 per conto della Reale Società Geografica Italiana.

Al Museo della Montagnadi Torino il 25 maggio inaugura la mostra "Laboratorio Montagna". Il tema centrale è la dimensione del divenire, in cui interagiscono entità come musei, città e aree montane. Vengono presentate le opere di undici artisti che affrontano il mondo della montagna in modi diversi accompagnati da una serie di video che aprono l'orizzonte su temi sul sociali, ambientali e architettonici.

Siamo quasi su un set cinematografico invece al Palazzo Roccabrunadi Trento, dove fino al 28 maggio va in scena "Ciak, si scala!" Un excursus storico del cinema dedicato all'alpinismo: dal primo film " Cervino 1901" fino al cinema digitale del nuovo millennio. Dieci le sezioni in cui si alternano sfida, avventura, cordate, conquiste.

 
Altra sede imperdibile a Trento per tutto ciò che concerne ambiente, scienza e montagna è il Muse, capolavoro architettonico di Renzo Piano. Un museo sempre in divenire. Le ultime novità riguardano lo spazio chiamato "Palestra della Scienza": tavoli rotanti, schermi polarizzanti, molle discendenti e isole luminose. In particolare nello spazio dedicato alle scienze di base come la matematica e la fisica, ci sono sette nuove postazioni interattive create per allenare mente e corpo dei visitatori. Ogni postazione permette di approfondire concetti scientifici che sembrano difficili, sperimentandoli però in modo leggero.

Altro tema di grande importanza è affrontato al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all'Adige: il 28 aprile ha inaugurato la mostra "I Suoni di Vaia" (visitabile fino al 29 ottobre), incentrata sulla tempesta del 2018: un percorso dove vengono coinvolti tutti sensi, con testimonianze audio, undici scatti fotografici d'autore e un video sul rapporto uomo-natura.

Infine merita una visita il Museo Marmolada Grande Guerra, con un salto in quota a 3000 metri:si trova all'interno della stazione funiviaria di Serauta e si raggiunge in funivia da Malga Ciapèla. È il museo più alto d'Europa dedicato alla Prima Guerra Mondiale e propone un percorso multisensoriale e interattivo a tema. È il punto di vista dei soldati quello che si vuole raccontare, senza distinzione tra le fazioni coinvolte. Per essere, prima di tutto, un luogo di memoria. L'ingresso è incluso nel biglietto della funivia.


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