Chi vuole essere un/a green influencer?
Il mondo dei social ci dà la possibilità di curiosare nella vita delle persone, di conoscere le loro abitudini, ma anche di trovare spunti interessanti e critici per ripensare al nostro stile di vita. Tra i più disparati profili vi sono i green influencer.
Se informarsi è importante, non sempre può essere semplice e attraente. Cambiamenti climatici, esaurimento delle risorse, inquinamento da microplastiche, circular economy, impatti della fast fashion, degli allevamenti intensivi, dei mezzi di trasporto a benzina. Itemi ambientali sono moltissimi e di enorme importanza, ma a volte possono risultare complessi, un po' duri da masticare e da digerire. Per questo ci vengono in aiuto i cosiddetti green influencer: ragazze e ragazzi, giovani e meno giovani, che si espongono nella vetrina dei social sfoggiando opinioni e informazioni sulle tematiche calde del momento. Il loro obbiettivo è spiegare e far emergere queste tematiche che interessano il presente e condizionano il nostro futuro. Chiamati anche content creator, creatori di contenuti, si devono destreggiare a realizzare post utili e interessanti, che risveglino il nostro spirito critico e ci guidino verso una maggiore presa di coscienza. E per farlo ci mettono la faccia (in ogni senso). Proviamo a conoscerne alcuni dei più famosi:
Cristina Cotorabai (@cotoncri)
Divulgatrice di sostenibilità con un passato nel mondo della moda, Crisitna Cotorabai, sui social @Cotoncri, ha un approccio tagliente e diretto alle questioni ambientali, usando come sua arma principale l'ironia.
"Su Instagram amo condividere il mio stile di vita sostenibile, low waste e a basso impatto ambientale. Credo e spero in un futuro più verde, pulito ed etico per mia figlia di 4 anni, Blu. Sono cresciuta in Moldavia, a stretto contatto con la natura, ecco perché sento il bisogno di difenderla e preservarla con ogni gesto possibile: dalla spesa sfusa, alla dieta vegana, alla moda sostenibile, al fornitore d'energia da fonti rinnovabili. Amo leggere e informarmi su come alleggerire la mia impronta ecologica e non posso tenere tutto per me! Instagram è diventato la mia finestra da cui urlare consigli e divulgare per chi vuole fare la propria parte. L'ironia e, quando necessario la satira, mi aiutano a rendere gli argomenti complessi a portata di tutti."
Giorgia Pagliuca (@ggalaska)
Dispensatrice di consigli non richiesti e attivista per il clima, consulente ambientale e green influencer, così si definisce Giorgia Pagliuca. Ha 24 anni e ormai da 4 si impegna a divulgare l'emergenza climatica e la necessità di una presa di coscienza individuale. Laureata presso l'Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, nel 2022 pubblica il suo primo libro, "Aggiustiamo il mondo: diario di un'ecologista in crisi climatica", dove raccoglie riflessioni sulle risposte dei singoli all'emergenza ambientale. Impatto dell'alimentazione, moda insostenibile e interventi governativi sono solo alcuni degli spunti raccontati nel suo testo. "L'obiettivo del mio impegno digitale è attivare chi è disposto a guardare in faccia la crisi climatica, considerando i tempi ristretti per l'azione e abbandonando l'immobilismo. Cerco di offrire una voce e di dare un contributo per far sì che la sostenibilità diventi la via per la risoluzione della crisi economica, sociale e ambientale che ormai ci troviamo a vivere. Tratto argomenti complessi e problemi urgenti, per questo nelle mie ricerche mi affido alla scienza. Ovviamente, il tutto non avviene senza difficoltà, perché far interessare un gran numero di persone a queste tematiche è spesso un'attività ostica. Come spiegare in termini semplici e non semplicistici come funziona il sistema alimentare o cosa sia la corporate social responsibility, quando si hanno a disposizione 15 secondi di storia su Instagram?"
Nicola Lamberti (@lambert.nic)
Laureando in ingegneria ambientale presso il Politecnico di Milano, nel 2021 ha registrato il documentario: "Green Dream" con l'obbiettivo di mostrare l'impegno delle utility italiane nei settori dell'energia, dei rifiuti e di tutti i servizi per l'ambiente. Attraverso le sue competenze tecniche vuole comunicare in modo semplice ed efficace le tematiche ambientali, con la speranza che ognuno sia in grado di dare il proprio contributo ed agire per il benessere collettivo. "Ho iniziato ad utilizzare i social come strumento di divulgazione 5 anni fa e fin dall'inizio ho approcciato questa attività con impegno. Il mio obiettivo è condividere la tematica ambientale in tutti i suoi sotto argomenti: economia circolare, cambiamento climatico, fusione dei ghiacciai, pianificazione territoriale ecc. Quest'anno, in particolare, parte della mia divulgazione si sta concentrando sull'acqua. Una risorsa fondamentale che, a causa dell'eccessiva siccità degli ultimi mesi, sta acquistando sempre più attenzione e valore. La parte complessa di questo lavoro è riuscire a convertire argomenti complessi in contenuti che siano allo stesso tempo semplici e facili da comprendere, nonché "pop" in modo da coinvolgere più persone possibili."
Dopo aver studiato comunicazione d'impresa e marketing, rifiuta il lavoro in un'agenzia pubblicitaria dove doveva "convincere le persone a comprare cose di cui non avevano nessun bisogno". E dopo un viaggio di scoperta e lavoro in Australia, torna in Italia e frequenta il master Futuro Vegetale, per imparare la resilienza delle piante e pensare nuovi modi per portare la sostenibilità nell'economia e nella società. "Il termine green influencer non è un biglietto da visita che mi piace granché, preferisco definirmi creatrice di contenuti e formatrice. Questa mio percorso è iniziato con la volontà di intraprendere e condividere uno stile di vita più sostenibile con un approccio sistemico: ho la volontà di permettere alle persone di guardare oltre e scavare in profondità. Uso i social come mezzo, probabilmente lo strumento più semplice per arrivare il più lontano possibile. Questo lavoro (perché è un lavoro) mi ha permesso di costruire una community in continua crescita, di conoscere tante persone, di parlare ad aventi, collaborare con aziende e iniziare a lavorare come formatrice. Il tema che più mi sta a cuore è quello antispecista e sono felice di dargli spazio."
