4 ottobre 2022
ore 6:33
di Francesco Nucera
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 Per tutti

In uno studio pubblicato sulla rivista Nature, il cambiamento climatico indotto dall'uomo ha contribuito alle precipitazioni durante la stagione degli uragani 2020, che è risultata una delle più attive mai registrate in atlantico. Tra il 1850 e il 2020 i gas serra hanno aumentato la temperatura media globale della terra di oltre 1°C. Le temperature del Nord Atlantico nel 2020 sono risultate più calde della media tra 0,4 e 0,9°C; questo ha agito sulle precipitazioni. In particolare i totali orari delle precipitazioni sono risultati fino al 10% superiori. 

Secondo la scienza questo sarebbe il risultato del cambiamento climatico indotto dall'uomo che sta portando a precipitazioni maggiori e più intense. Con l'aumento della temperatura globale ci saranno precipitazioni più estreme perché l'aria più calda può trattenere più umidità. Le tempeste che producono piogge orarie più frequenti sono ancora più pericolose nel produrre danni inondazioni, mareggiate e distruzione sul loro cammino. 

La stagione 2020 è stata caratterizzata da 30 tempeste nominate, dodici delle quali hanno fatto landfall sugli USA. Queste potenti tempeste sono dannose con costi economici sbalorditivi. La pubblicazione dello studio segue la pubblicazione di un rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change - l'organismo delle Nazioni Unite - che ha rilevato che le Nazioni non stanno facendo abbastanza per frenare il riscaldamento globale.


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