13 marzo 2024
ore 8:09
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Nella grande sfida alla produzione di energia da fonti rinnovabili il solare occupa un posto di eccellenza con il suo 25%, al secondo posto dopo l'idroelettrico (39%) ma è in costante crescita. C'è un solo fattore che ne limita la diffusione, dove collocare i panelli solari? Le idee non mancano al riguardo, dal solare plug and play sui balconi di casa, ai campi fotovoltaici nel deserto o sui ghiacciai alpini o persino lungo le linee ferroviarie, tutto per cercare di evitare di ricoprire un suolo potenzialmente verde o coltivabile

L'ultima idea in tal senso è però la più ambiziosa vista la quantità di energia che sarebbe in grado di realizzare. Si tratta del solare galleggiante un'iniziativa che potrebbe trovare nell'arcipelago indonesiano la sua prima realizzazione. I pannelli solari galleggianti andrebbero a ricoprire tratti di mare o di oceano quasi sempre calmi o comunque non interessati dalla rotta delle principali tempeste o cicloni tropicali o extra tropicali. Il candidato migliore sembra essere l'oceano delle latitudini equatoriali. Ci sono delle aree dove l'esame delle condizioni meteo ha dato risultati soddisfacenti, tra queste l'oceano atlantico equatoriale in prossimità del Golfo di Guinea (Nigeria) nell'Africa occidentale, la porzione di oceano Indiano a est della Somalia e il tratto di oceano compreso tra l'arcipelago indonesiano da Sumatra alla Nuova Guinea che è proprio quello dove si potrebbe sviluppare in un futuro non molto lontano.

A parte le sfide tecnologiche da affrontare che dovranno ridurre al minimo i danni per l'erosione marina, le incrostazioni, le onde etc, il solare galleggiante promette quantitativi di energia al di la di ogni aspettativa. Si parla di 2 MW per ettaro (10mila metri quadrati, un quadrato 100m x 100m) che rapportati ad esempio all'arcipelago indonesiano diventerebbero 35mila TWh/anno (Teraatt-ora) più della attuale produzione globale di elettricità (30mila TWh/anno).

Per il Mediterraneo la situazione si farebbe leggermente più complessa, il nostro bacino può essere interessato da tempeste non trascurabili con picchi d'onda anche fino a 8/9m, eventi rari ma ne basterebbe uno solo per distruggere tutto. Sicuramente poco adatti alle installazioni i settori occidentali compresi tra Baleari, Sardegna, Corsica, Tirreno centro settentrionale mentre con delle particolari attenzioni si potrebbero fare delle installazioni non troppo estese sull'Adriatico, tratti dell'Egeo, del settore orientale e dello Stretto di Sicilia


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