1 febbraio 2024
ore 7:38
di Carlo Migliore
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1 minuto, 53 secondi
 Per tutti

Inutile raccontarci storie, anche i più lucidi sostenitori dell'energia prodotta col nucleare non possono non pensare alle possibili conseguenze di un imprevisto, vedasi le recenti catastrofi di Chernobyl o di Fukushima ed ammettere che seppur in presenza di tutte le precauzioni possibili e immaginabili, il rischio esiste sempre. E' anche vero però che l'energia elettrica prodotta col nucleare è ancora oggi, incredibile a dirsi, tra quelle più sostenibili, con un impatto ambientale molto basso ed emissioni estremamente ridotte

La miniaturizzazione dei dispositivi in grado di produrre corrente con l'energia nucleare è sempre stato un'obiettivo per le Nazioni più industrializzate, fin dagli anni 60 ed  effettivamente ad oggi possiamo già contare su batterie termonucleari (ingombranti e costose) in grado di alimentare i dispositivi elettrici dei moduli spaziali ma quello a cui si voleva arrivare era l'utilizzo civile. Ci è riuscita la Cina, battendo tutti sul tempo, l'8 gennaio scorso l'azienda cinese Betavolt New Energy Technology ha annunciato di aver sviluppato con successo una batteria atomica in miniatura capace di generare elettricità in modo stabile e autonomo per 50 anni. Si, avete capito proprio bene, mezzo secolo di energia elettrica illimitata. 

La batteria è piccolissima e quadrata, misura solo 1.5cm di larghezza e 5mm di altezza. Il suo funzionamento è basato sul decadimento radioattivo di un isotopo del Nichel, il Ni-63. La decadenza naturale dell'isotopo produce elettroni, questi elettroni vengono catturati da un superconduttore di quarta generazione a base di diamante e convertiti in un flusso di corrente. La prima batteria di questo tipo BV100  sarà lanciata sul mercato tra appena un anno, nel 2025 se le politiche lo consentiranno. Naturalmente l'immissione sul mercato per uso civile di un dispositivo "radioattivo" passa necessariamente per la sua completa affidabilità Di certo BV100 è esente dai problemi di surriscaldamento ed esplosione di alcune batterie al Litio ad esempio ma degli altri parametri di sicurezza sappiamo ancora molto poco. Di certo una batteria nucleare del genere rappresenterebbe una svolta significativa nel modo in cui utilizziamo l'energia, spianando la strada verso un futuro in cui le limitazioni delle batterie tradizionali sarebbero solo un ricordo del passato.


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