Fahrenheit (scala di): scala termometrica nella quale i due punti fissi sono posti in corrispondenza della temperatura raggiunta da una miscela ghiaccio-cloruro (0°F) e della temperatura media del corpo umano (97°F). Per semplicità oggi si usa far coincidere questi due punti con gli 0° e i 100° celsius, ovvero 32° e 212° Fahrenheit.

Foehn: fenomeno causato da masse d’aria che impattano contro un ostacolo orografico. Si manifesta lungo il lato sottovento della montagna dove si ha scorrimento discendente della massa d’aria, riscaldamento per compressione adiabatica e forte diminuzione dell’umidità relativa. Si manifesta attraverso forti raffiche di vento. Al nord Italia si ha quando un fronte freddo da nord impatta più o meno perpendicolarmente contro l’arco Alpino; è più frequente nei mesi di Febbraio e Marzo.

Foschia: fenomeno che si manifesta attraverso la sospensione di minute goccioline d’acqua o particelle igroscopiche che riducono la visibilità. L’occhio può però distinguere lo spazio che lo circonda fino a un chilometro di distanza.

Fronte: superficie che separa due masse d’aria di diversa origine.

Fronte caldo: superficie di separazione tra una massa d’aria calda in avanzamento ed una massa d’aria fredda preesistente. L’aria calda ad un certo punto arriva a sovrastare quella fredda condensando e dando origine a nubi e piogge.

Fronte freddo: superficie di separazione tra una massa d’aria fredda avanzante ed una massa d’aria calda preesistente. L’aria fredda tende ad incunearsi al di sotto di quella calda sollevandola e dando origine a nubi e piogge, spesso causa fenomeni precipitativi intensi.

Fronte occluso: fronte che si genera nella fase finale della vita di un ciclone; si ha quando la massa d’aria calda viene sollevata completamente da quella fredda in arrivo. Ciò comporta ancora nuvolosità estesa e precipitazioni ma la sorte della perturbazione è segnata.

FSI: Fog Stability Index, ovvero indice di stabilità per la formazione della nebbia da irraggiamento. E’ un indice che attraverso l’analisi di 4 parametri atmosferici (temperatura a 850hp, punto di rugiada, temperatura del suolo e intensità del vento a 850hp) indica la possibilità di formazione della nebbia da irraggiamento

Fulmine: scarica elettrica che si può generare tra nube e suolo e tra nube e nube. Il fattore principale che contribuisce alla genesi del fulmine è il gradiente elettrostatico tra sommità della nube temporalesca, la base della stessa e il suolo. Le particelle discendenti, più grosse, strappano elettroni (carica negativa) a quelle più piccole in sospensione creando così negatività alla base della nube e positività alla sua sommità. Quando la differenza elettrostatica raggiunge un determinato punto si forma la scarica elettrica. Il fulmine raggiunge il suolo quando questo presenta cariche prevalentemente positive.